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Attualmente solo il 50% dei pazienti con BPCO riceve una corretta diagnosi, allontanando nel tempo le possibilità di terapia e prevenzione delle complicanze. Il 4-6% degli adulti europei soffre di BPCO clinicamente rilevante.
La diagnosi di BPCO risulta fondamentalmente facile, basandosi sull’esame spirometrico, su dati anamnestici, su rilievi clinici caratteristici. Recentemente è stata descritta una forma di BPCO che si sviluppa in pazienti inizialmente asmatici (ACOS), che può porre maggiore difficoltà nella caratterizzazione e nel trattamento.
Una volta posta diagnosi di BPCO è indispensabile caratterizzarne la fenotipizzazione. In base a questa potrà esserne impostato il trattamento ottimale. I trattamenti farmacologici oggi a nostra disposizione sono rappresentati quasi esclusivamente da principi attivi inalatori, che agiscono soprattutto come sintomatici. La scelta più adatta per il paziente porta indiscutibilmente ad una migliore qualità della vita.
Oggi disponiamo di ottimi farmaci inalatori, di varie categorie ma dobbiamo considerare che questi vengono introdotti nell’albero tracheo-bronchiale per mezzo di devices, cioè di sistemi meccanici, che presentano vantaggi e svantaggi. Non esiste il device migliore in assoluto ma ogni paziente trova in un particolare device quello a cui meglio si adatta e che gli permette di curarsi adeguatamente. La formazione del paziente ad usare uno o più devices scelti dal medico è parte integrante del successo terapeutico.
Altro punto fondamentale nel trattamento è l’aderenza alla terapia inalatoria da parte del paziente. Questa è funzione di diverse variabili tra cui quelle soggettive del paziente come la consapevolezza della malattia e della sua cronicità, la necessità di eseguire cure in modo continuativo, la capacità di usare il device prescritto e di trarne i benefici attesi. Altre variabili sono legate alla continuità terapeutica disposta dal medico, alla fase formativa iniziale ed in itinere nell’uso del device ed al costante rinforzo dei messaggi motivanti al paziente per la continuazione del trattamento prescritto.
Scopo precipuo del Meeting è quello di offrire al Medico di Medicina Generale una aggiornata ed ampia panoramica delle più recenti opzioni terapeutiche per il trattamento di fondo della BPCO, fornendo le basi per una accurata diagnosi, uniformando le AFT (Aggregazioni Funzionali Territoriali) ad un PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale) univoco.
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